Nell’incessante sforzo di migliorare la sicurezza del paziente e ridurre gli errori medici, la check-list delle fasi di sala operatoria è emersa come un’arma potente nella lotta contro le complicanze evitabili. Questo strumento, che si compone delle fasi “Sign-In”, “Time-Out” e “Sign-Out”, rappresenta un passo significativo verso la standardizzazione e la collaborazione nel contesto delle procedure chirurgiche. La sua storia, l’adozione globale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’implementazione in Italia sono tutti elementi di un progresso significativo nella sicurezza del paziente.
Dal 2008 l’OMS ha abbracciato la Check List come concetto e lo ha adattato al contesto delle procedure chirurgiche. L’obiettivo principale è quello di mitigare gli errori umani, standardizzare le pratiche di sala operatoria e promuovere la comunicazione e la collaborazione all’interno del team medico. La checklist è stata oggetto di sperimentazione in uno studio prospettico di Haynes AB, Weiser TG, Gawande AA et al A Surgical Safety Checklist to Reduce Morbidity and Mortality in a Global Population. New England Journal of Medicine del 2009, condotto su un campione di otto ospedali di diversi Paesi, dal quale è emerso che l’implementazione della checklist è associata ad una concomitante riduzione del tasso di mortalità e delle complicanze post-operatorie. A fronte dei diversi limiti dello studio, i risultati osservati suggeriscono che l’utilizzo della checklist può migliorare la sicurezza dei pazienti e ridurre il numero di morti e di complicanze post-operatorie.
In Italia, la check-list delle fasi di sala operatoria ha ottenuto un ampio consenso tra i professionisti della salute. L’adesione a linee guida nazionali e regionali ha contribuito a una rapida adozione e implementazione.
Come riportano le Raccomandazioni 2009 per la sicurezza in sala operatoria ed anche sulla base dei risultati positivi riportati dalla letteratura internazionale, le strutture sanitarie del SSN italiano dovrebbero implementare la checklist nelle proprie sale operatorie, adattandola alle caratteristiche della propria organizzazione. La check list non ha un effettivo valore esaustivo ed è stata elaborata in modo tal da permettere delle integrazioni e modifiche specifiche per ogni realtà in funzione delle esigenze locali.
Implementazione Informatizzata: Un Passo Avanti
L’introduzione dell’approccio informatizzato ha ulteriormente amplificato l’efficacia della check-list di sala operatoria. L’uso di soluzioni digitali consente un accesso immediato alle informazioni pertinenti prima, durante e dopo l’intervento chirurgico. Ciò minimizza il rischio di omissioni e favorisce la comunicazione in tempo reale tra i membri del team chirurgico. L’automazione semplifica la documentazione accurata e la condivisione dei dati, eliminando la necessità di documenti cartacei che possono essere soggetti a smarrimenti o errori di scrittura.
In conclusione, la check-list delle fasi di sala operatoria è emersa come un catalizzatore nella promozione della sicurezza del paziente e nella riduzione degli errori medici. Nata da radici storiche, adottata globalmente dall’OMS e implementata con successo in Italia, questa pratica ha dimostrato di migliorare gli outcomes dei pazienti attraverso la standardizzazione, la collaborazione e l’adozione di approcci informatizzati. Con l’attenzione sempre crescente alla qualità dell’assistenza sanitaria, la Tobin ha implementato la Piattaforma CHECK, con caratteristiche di personalizzazione completa e fasi blindate per una compilazione corretta, sicura ed efficace, rappresentando un traguardo significativo nell’assicurare interventi chirurgici più sicuri ed efficaci.